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Alla scoperta dei Castelli della Basilicata

ENOGASTRONOMIA / CULTURA

Alla scoperta dei Castelli della Basilicata

La Basilicata è anche terra di castelli, ognuno con la propria storia e il proprio fascino, vere e proprie perle architettoniche che si ergono maestose e magnifiche incastonate in un paesaggio unico. Per chi ama la storia e le leggende e vuole tornare indietro nel tempo, a quando c’erano re e regine, principi e principesse. Passeggerai tra le mura dei castelli di Lagopesole, Venosa e Moliterno dove il tempo sembra essersi fermato.

Primo giorno 

  • Arrivo a Melfi e visita al più noto Castello della Basilicata la cui storia è legata alle tante figure di spicco che si sono succedute nel corso dei secoli nella città posta alle pendici del Monte Vulture.
  • E’ il sito dove Federico II promulgò le Costituzioni, il primo grande sistema di leggi del Regno di Sicilia e oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale del Melfese, in cui è custodita l’importante documentazione archeologica rinvenuta nel comprensorio dell’area, mentre nella torre dell’Orologio si può apprezzare lo splendido Sarcofago romano, ritrovato nel 1856, noto anche come “Sarcofago di Rapolla”, perché un tempo conservato nella piazza della cittadina del Vulture.
  • Sosta pranzo
  • Nel pomeriggio spostamento a Lagopesole per ammirare quello che è considerato il più bello dei Castelli federiciani di Basilicata anche se Federico II  morì prima di vederne terminati i lavori di ampliamento e fortificazione. Terminato dal figlio Manfredi è situato in posizione dominante sul borgo di Lagopesole, si presenta nel suo massiccio blocco rettangolare articolato su due piani e caratterizzato da due cortili, uno maggiore e uno minore, e una torre contraddistinta da una muratura bugnata nella parte superiore, tipica dell’architettura sveva. All’interno è possibile assistere alla rappresentazione“Il Mondo di Federico II”, ossia un Museo Narrante ed una multivisione dagli effetti scenici straordinari che racconta la vita di corte al tempo dell’Imperatore Svevo.
  • Cena e pernottamento.

Secondo giorno

  • Colazione e spostamento a Venosa, città  regia sotto Federico II di Svevia e città natale nel 65 a.C. del poeta latino Quinto Orazio Flacco. Visita guidata al centro storico e al castello Aragonese o “Castello di Pirro del Balzo” che risale al 1470 e venne edificato per volere del duca Pirro del Balzo. Costituito da quattro imponenti torri cilindriche e dalle mura che sono circondate da un profondo fossato, vi si accede all’ingresso dall’antico ponte levatoio, decorato con leoni provenienti dalle rovine dell’antica città romana. Oggi all’interno del Castello è ospitato il Museo archeologico nazionale con importanti reperti risalenti al periodo romano, quando Venosa era colonia romana conosciuta col nome di “Venusia”. Visita all’Abbazia benedettina della Trinità,, alla Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo, all’anfiteatro romano e della casa di Orazio.
  • Sosta pranzo
  • Nel pomeriggio visita e degustazione di una tipica cantina della zona del Vulture, il cuore della zona di produzione dell’Aglianico del Vulture DOC. In azienda sarà possibile visitare sia i vigneti che danno vita a eccellenti vini premiati in tutto il mondo, che osservare da vicino i diversi metodi di lavorazione e di invecchiamento del prodotto finito.
  • Cena e pernottamento in Hotel.

Terzo giorno

  • Colazione e spostamento a Moliterno dove, sulla collina del paese si erge il Castello di Moliterno   fulcro intorno al quale è sorto l’antico nucleo del borgo contenuto nella prima cerchia di mura, il Murillo. Il più antico elemento del castello è la Torre merlata edificata dai Longobardi a scopo di avvistamento dei Saraceni, provenienti dai passi orientali dietro Monte Raparo. Dopo il 1000, tutti i dominatori che si susseguirono nel feudo di Moliterno, a partire dai  Normanni e gli Angioini, apportarono ampliamenti costruendo l’attuale impianto del maniero e aggiungendo le altre torri.
  • La visita continua presso il Museo del Novecento Lucano, ospitato nei primi due piani dello splendido Palazzo Aiello 1825, che raccoglie il meglio degli artisti lucani del ‘900 come Luigi Guerricchio, Mauro Masi, Gaetano Pompa ed Italo Squitieri, oltre a due “lucani” d’adozione, Carlo Levi e José Ortega.  Al terzo e quarto piano del medesimo palazzo è ospitato il Museo della Ceramica del ‘900. Raccoglie prevalentemente opere del cosiddetto periodo tedesco della Ceramica Vietrese, con una particolare attenzione per i grandi artisti-artigiani a partire da Guido Gambone ed i Fratelli Procida.
  • Dopo le visite sosta in uno dei locali storici del borgo antico per una degustazione a base di prodotti del territorio tra cui il formaggio Canestrato di Moliterno I.G.P. ed i famosi Peperoni cruschi di Senise I.G.P.
  • Partenza

Melfi Lagopesole Venosa Moliterno

TOUR

3 Giorni / 2 Notti

DURATA